spesso si dice che lo spazio negativo, quello definito più comunemente spazio bianco e che tutti i clienti hanno la tendenza a far scomparire, è più importante rispetto agli elementi che contiene.
quasi sempre è la verità.
è lo spazio che evidenzia i contenuti e vi reclama attenzione, li separa e vi offre anche un luogo di riposo per l’occhio.
lo spazio negativo è una forma di cui tener assolutamente conto, al pari di tutte le forme positive che si dispongono su di esso, che possono essere immagini o testo. errori di composizione fanno apparire lo spazio bianco passivo, spento e privo di relazione con il materiale visivo che lo circonda.
solamente in questo caso, il cliente ha ragione di lamentarsi dello spazio bianco (quando invece dovrebbe lamentarsi di tutta la composizione e a monte, della professionalità di chi ha davanti), definendo il tutto… povero!
se invece lo spazio viene riempito del tutto, il risultato è una presentazione oppressiva che risulta illeggibile o priva d’interesse per chiunque. la mancanza di spazio negativo affatica, crea confusione con l’unico effetto di non comunicare un bel niente.