il primo teorema del design recita:
se una composizione grafica bidimensionale crea l’illusione del movimento tridimensionale su una superficie piana questa genererà interesse nell’osservatore, trattenendo la sua attenzione e invitandolo a scoprire il significato del messaggio.
prendiamo ad esempio la scritta qui sopra: i colori, le trasparenze e soprattutto lo sfasamento delle lettere creano l’illusione ottica della scritta che sembra vibrare.
e non solo: le due righe che formano la parola sono disposte in maniera asimmetrica sul piano e pare che si spostino in due direzioni opposte.
le disposizioni visive simmetriche sono generalmente statiche e per il primo teorema del design banali, incapaci di attenzione e quindi INVISIBILI.
ma le regole devono anche esser violate
violare la regola del movimento richiede molta cautela, tuttavia le disposizioni statiche possono essere utili per offrire uno spazio riposante, un’alternativa che bilanci un movimento eccessivo o che alterni all’attenzione uno spazio introspettivo.
idem per la simmetria. oltre al senso di calma e distacco la simmetria porta con sé una caterva di messaggi tradizionali, retrogradi e formali che comunque possono conferire un contrasto stridente di rottura se non austerità ed eleganza a tutta la composizione.